Adielle
- 13/04/2018 20:55:00
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Aahhhhahahah, grande Klara! Scrivo con quegli a capo perché praticamente la scrivo come la leggo io, questo non toglie che possa adeguarsi ad un altro ritmo di lettura. Forse sintuisce che leggo veloce, forse troppo e penso dipenda dal fatto che al massimo leggo con un filo di voce, mai a voce alta (cosa che invece temo andrebbe fatta). In generale non mi piace tanto che le poesie vengano laboriosamente declamate, anzi più le parole sono potenti (o pesanti) più sono dellavviso che vadano un po "buttate via" in fase di lettura, per carità è solo un mio gusto personale, con le dovute eccezioni. Comunque mi ha detto la poesia che ti ringrazia, innanzitutto per averla chiamata poesia e naturalmente per il tempo che le hai dedicato. Grazie Klara, ciao, un abbraccio.
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Klara Rubino
- 13/04/2018 11:33:00
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:" ...dunque, aspetta un attimo, togli il sopra anche se è bello, poi qualche ritocchino qui, e lì , alle caviglie, ecco , guarda, così sei perfetta(parlo alla poesia)
La fonte è acqua fresca dalle tempie dell origine che non trattieni nella coppa delle mani giunte.
E ti manca qualcosa che la sete non compra. L esigenza di un ascesa trascendente la materia contempla che lo spirito fallisca, per abitudine ad una tenera condotta, adesione alla superficie delle cose, come dinamica d approdo.
Manovra eterodiretta o maremoto. Il porto è una condizione di partenza, disinnescato il ritorno a casa come un letargo del pensiero, da cui ti svegli in mare aperto.
Il vento che ti spinge può essere davvero l unica strategia che conti.
E le onde, le nocche del destino.
Chi vuole dio lo preghi chi annega? Pugni chiusi senza virgole.".
La poesia risponde." Oh ma che cazzo vuoi?", replico :" E solo un mio pare!".
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